(Video) – Eccoci con l’appuntamento settimanale con la rubrica “Fuori dal gregge” che quest’oggi abbiamo titolato “Lavoro giovanile: l’Italia è un Paese per giovani?”.
Io e Giandomenico Tiseo abbiamo scelto di approfondire il discorso su questo tema grazie all’esperienza di Mihai Popescu. Nonostante la sua giovane età, 27 anni, Mihai ha alle spalle una lunga esperienza di militanza all’interno del sindacato studentesco, prima, e nella Cgil poi.
Grazie alla sua conoscenza del tema gli abbiamo posto alcuni interrogativi, primo fra tutti se è possibile definire l’Italia un Paese a misura di giovane. Purtroppo non sono pochi coloro che lasciano lo stivale per cercare fortuna all’estero ancora oggi, la cosiddetta “fuga dei cervelli”.
Con Mihai abbiamo riflettuto anche dell’alternanza scuola-lavoro e della effettiva utilità per i giovani che vogliono entrare nel mondo del lavoro. Il conflitto intergenerazionale è un altro spunto di riflessione che è stato oggetto della discussione.
Lavoro dei giovani: la politica, i pregiudizi e scelte imprenditoriali
Perché la politica non si interessa ai giovani? E’ uno degli interrogativi che abbiamo posto a Mihai nel corso della nostra chiacchierata. Ebbene, è interessante osservare il punto di vista del nostro intervistato che ha ribaltato la chiave di lettura: perché i giovani non si interessano alla politica.
Un Ministro della Repubblica italiana, anni fa, utilizzò il termine “choosy” per definire le giovani generazioni, etichettandole come schizzinose, poco volenterose. La realtà ci descrive un quadro totalmente differente. Tanto lavoro, salario misero, diritti dei lavoratori calpestati. Come ci ricorda Mihai nel corso dell’intervista, il lavoro deve essere pagato e non può e non deve essere considerato come un “favore” nei confronti del dipendente. Queste alcune delle riflessioni contenute nell’intervista che potete seguire qui in basso. Non dimenticate di iscrivervi al canale Youtube per rimanere aggiornati!
Video – Lavoro giovanile: l’Italia è un Paese per giovani?
Immagine di copertina: Foto di Free-Photos da Pixabay.