Truffe online

Truffe online: come evitare le trappole di chi vuole lucrare sul coronavirus

Chi di noi non ha rischiato almeno una volta di cadere vittima di truffe online? Ormai l’uso quotidiano delle nuove tecnologie e di internet hanno favorito il dilagare anche di questo fenomeno. Tra email esca, simili in tutto e per tutto agli originali, anche i più avvezzi all’utilizzo di internet non possono dirsi al sicuro. Nemmeno la situazione emergenziale che stiamo vivendo a causa del coronavirus ha potuto arrestare l’avidità di persone senza scrupoli. Sono in tanti, infatti, i malfattori che, sulla scia delle tante manifestazioni di solidarietà nei confronti di persone in difficoltà, ne stanno approfittando. “Perché quando lo strumento dell’intelligenza si somma alla forza bruta e alla malvagia volontà, il genere umano è impotente a difendere se stesso”. Sicuramente Dante Alighieri non si riferiva ai truffatori online quando scrisse queste parole ma nel nostro caso, calza a pennello. Insomma, metodi per difendersi ci sono. Vediamo insieme quali.

I metodi più utilizzati dai truffatori durante la pandemia

Le truffe online più frequenti in cui si può incappare in questo periodo riguardano donazioni ad enti X ma anche l’acquisto di prodotti utili ad affrontare l’emergenza. Nei mesi scorsi non sono state poche le richieste di aiuto economico, giunte anche dagli enti e le istituzioni ufficiali, come la Protezione Civile. Che si tratti di istituzioni statali, enti benefici o ospedali, prestate sempre la massima attenzione! Ma il pericolo arriva anche dai metodi più tradizionali. Io stessa una manciata di giorni fa ho ricevuto una mail sospetta per il rimborso di alcune somme di denaro sul mio conto corrente. Attenzione, dunque, anche alle banche, investitori o enti di recupero crediti, pseudo Agenzie delle Entrate, ovviamente fittizi, intenti a carpire le vostre informazioni finanziarie. Non mancano coloro i quali, fingendosi rappresentanti del Servizio Sanitario Nazionale, OMS o Istituto Superiore di Sanità, offrono cure o test anti-covid19.

Truffe online: mai sottovalutare il pericolo

Lo so cosa starete pensando: “Ma noi siamo in grado di riconoscerle, perché ci ripeti queste cose?”. Ebbene, i dati di luglio 2020 ci dicono che le truffe online, nei mesi scorsi, sono aumentate del 400%, tanto da indurre i principali motori di ricerca (e non solo) a mettere in guardia i propri utenti. Anche l’Unione Europea ha agito tempestivamente per mettere in guardia i principali fornitori di servizi internet e tentare di arginare il fenomeno. Se riflettiamo attentamente, le truffe online non sono così diverse, nelle modalità di presentazione, da molte delle fake news che circolano in rete. Ed anche lì, la maggior parte di noi, ci casca con tutte le scarpe. Insomma, oltre alle già citate email, i truffatori sfruttano SMS, telefonate e siti web fittizi per giungere a noi ed estorcerci informazioni e denaro. Siamo così sicuri di saper riconoscere la verità dal fraudolento?

Come mettersi al riparo dalle truffe online più comuni

Ebbene, già una volta, riferendoci in quel caso alle fake news, abbiamo parlato dell’importanza di consultare direttamente siti web autorevoli. Trattandosi di coronavirus, i più affidabili sono gli indirizzi del Governo, del Ministero della Salute, dell’ISS o dell’OMS. Se nella mail vi viene richiesto di fornire dati personali o finanziari, prestate attenzione al mittente e all’indirizzo dal quale vi scrive. Se siete intenzionati ad effettuare donazioni ad enti benefici, rivolgetevi direttamente al sito ufficiale, verificandone sempre l’affidabilità. Parole con refusi oppure lettere e numeri casuali all’interno dell’URL o dell’indirizzo email spesso sono indice di una truffa. Inoltre, se si riceve una mail sospetta, è possibile fare una ricerca, copiando e incollando sui motori di ricerca l’indirizzo email o numero di telefono e verificare che sia già stata denunciata. Un ulteriore passo per difendersi sta nell’utilizzo dell’autenticazione a due fattori del tuo account. Insomma, gli strumenti di difesa ci sono, in aggiunta basta solo un po’ di buon senso.

Immagine di copertina: Foto di Lorri Lang da Pixabay.

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