Sì, devo ammetterlo, amo i romanzi storici ed in un certo senso La resa dei conti di John Grisham, lo è. È la prima volta che mi approccio a questo autore e devo dire che è stata una piacevolissima scoperta. Devo ammettere un altro mio vizio. Adoro i libri gialli, thriller e polizieschi e il testo di Grisham rientra fra questi generi. Ma fermo, non fuggire. Non lasciarti trarre in inganno da questa brevissima panoramica. Dietro c’è molto, molto di più e grazie all’autore statunitense ho scoperto una parte della storia che non conoscevo. È come se il libro fosse diviso in tre filoni differenti con la stessa vicenda narrata da altrettante angolazioni differenti.
La resa dei conti: storia di una morte annunciata
Non ci sono dubbi circa quello che accadrà. Sin dall’inizio ne La resa dei conti sappiamo che un omicidio sta per avvenire, sappiamo anche chi sta per compierlo. Seguiamo gli ultimi momenti di libertà di uomo che sta scegliendo consapevolmente di mettere fine alla sua reputazione di uomo rispettabile. Ma qual è il motivo che lo spinge a questo gesto? Il protagonista si ostina a non rivelarlo e a trascinarsi questo segreto lungo tutta la storia. Il processo si svolge senza colpi di scena, anzi, forse il vero colpo di scena è proprio il fatto che non esiste un processo. Il protagonista, il signor Banning, aveva previsto tutto avendo la presunzione di sapere tutto. Ma dietro di sé lascia una lunga scia di sofferenza e tanti segreti sembrano dover rimanere tali. Cosa ci nasconde questo eroe di guerra e stimato agricoltore del Mississipi?
La marcia della morte di Bataan
Improvvisamente il panorama cambia. Ci troviamo catapultati nel sud-est asiatico, durante la Seconda Guerra Mondiale e seguiamo le dolorosissime vicende della marcia della morte di Bataan. Cosa ha vissuto Mr Banning negli anni della guerra? Il protagonista non ne parla ma lo scrittore ce lo descrive nel dettaglio. La fame, la violenza, le malattie, la guerra, l’alienazione e l’insensibilità nei confronti di ogni male. Le violenze a cui Banning aveva assistito erano troppe e lui non era più quello di prima. Il senso di rivalsa, la voglia di combattere non si spegne e negli anni ha l’occasione di dimostrare il suo valore. Ma cosa ne è della famiglia e della vita passata e che aveva lasciato negli Stati Uniti? Era possibile tornare indietro ed essere quello di una volta?
L’epilogo che non ti aspetti
Una domanda continua ad aleggiare nell’aria “perché?”. Mentre i Banning vedono sgretolare la propria esistenza, il motivo dell’omicidio continua ad essere un mistero. Anche per il lettore è frustrante seguire la sofferenza dei parenti che non trovano pace. Un libro scritto con sapienza che racconta una vicenda da più punti di vista, in grado di tenere il fiato in sospeso. Grisham mette il lettore alle strette di fronte ai sentimenti più violenti. L’amore, la voglia di sopravvivere, il senso di tradimento e di vuoto e la resa definitiva che porta ad una violenza lucida, fredda, che non tradisce alcuna emozione. Ed infine il boccone amaro. Davvero la storia non poteva avere un epilogo differente? In molti ritengono che La resa dei conti sia il suo libro meno riuscito ma io l’ho amato molto per la sua crudezza e la capacità di raccontare le emozioni umane. Voi lo avete letto?
Immagine di copertina: Foto di StanWilliamsPhoto da Pixabay.
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