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Il Presidente Trump e le iniezioni di disinfettante: l’arroganza dell’ignoranza

Da quando è esplosa l’epidemia da Coronavirus c’è stato un susseguirsi di espressioni di incredulità. Chi avrebbe mai pensato di vivere una situazione del genere nella propria vita e che la soluzione fosse un’iniezione di disinfettante? Non che epidemie del genere non siano capitate prima di oggi, ma le condizioni che l’hanno accompagnata sono uniche nel loro genere. Viviamo in una società dell’informazione, iper-connessa, globalizzata, in moto perpetuo. Potremmo definire il Coronavirus l’epidemia 3.0. Non perché sia più smart o contagiosa di altre, ma perché una evoluzione moderna delle precedenti. A fare la differenza la nostra società contemporanea, un perfetto terreno di coltura per microscopici Cristoforo Colombo. Probabilmente, se fosse capitato 100 anni fa avremmo avuto milioni di morti ma la diffusione, forse, sarebbe potuta essere più circoscritta. Chissà! Ciò che è certo è che con le parole possiamo essere ancora più pericolosi di un virus sconosciuto.

Le dichiarazioni del presidente Trump sul disinfettante

Un aforisma cita “La conoscenza rende le persone umili. L’ignoranza rende le persone arroganti”, parafrasando quanto accade tutto intorno a noi quotidianamente. Esempio calzante è quello riguardante le parole pronunciate dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Che non sia la fonte più affidabile è risaputo. Ne sanno qualcosa i giornalisti americani pronti a sbugiardarlo con cadenza regolare. Ma in questo caso, le conseguenze sono state decisamente più importanti. In una conferenza stampa l’uomo più potente del mondo ha proposto di iniettarsi del disinfettante per debellare il coronavirus. Chissà perché fior fiori di medici e scienziati non ci avevano pensato prima. Da qui tu dirai: dov’è la novità? La notizia (in realtà neanche così sconvolgente) sta nel fatto che alcuni cittadini statunitensi hanno seguito davvero il suo sciagurato consiglio. Com’è che si dice? “Ogni Paese ha il Governo che si merita?”

Quando si gioca con la vita delle persone

Stando ad alcuni quotidiani e riviste americane come Forbes (per citarne una) le reazioni alle sue dichiarazioni non si sono fatte attendere. Nelle 18 ore successive al video mostrato in tv le chiamate al New York City’s Poison Control Center si sono impennate. Circa 30 le telefonate di persone che hanno dichiarato di aver ingerito disinfettante. E la grande mela non è stata l’unica a subire le conseguenze della sconsideratezza di Trump. Numeri che vanno a sommarsi all’aumento di intossicazioni da prodotti chimici fatti registrare in precedenza per coloro che ne abusano per pulire la propria abitazione. Trump, evidentemente cazziato (passami il termine) dal suo entourage, ha fatto dietrofront liquidando il problema con un “stavo scherzando”. Le conseguenze per i suoi cittadini, però, non sono state uno scherzo. Collegare il cervello prima di parlare ad una nazione di 330 milioni di persone non deve essere cosa facile per lui.

L’arroganza dell’ignoranza

La buona regola vorrebbe che più si è ignoranti su un argomento più si dovrebbe tacere. O perlomeno si dovrebbe lasciar parlare chi ne sa più di noi. Ma no. In tanti preferiscono dar prova della propria incompetenza in tv e in rete. Perché il presuntuoso non ha bisogno del confronto con l’altro così come l’arrogante ha la presunzione di sapere sempre tutto. Un mix esplosivo che unito al dilagare delle teorie complottiste (probabilmente degli stessi arroganti presuntuosi) portano a questi risultati disastrosi. E tanti cari saluti al buon senso e al raziocino. Il mio sarà anche un giudizio troppo severo, ma credo ci sia il bisogno di arginare questi fenomeni pericolosi, ne va della salute delle persone. Quello di cui non c’è bisogno e di un sedicente complottista che gioca al piccolo chimico sulla pelle dei propri cittadini.

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