Quest’oggi non voglio raccontare la storia di un’azienda ma quella di un progetto per la collettività realizzato dai giovani. Un’idea nata casualmente ma che potrebbe ridisegnare il volto della città di Sora. Ad idearlo qualcuno che abbiamo conosciuto un paio di settimane fa. Avevamo già anticipato quella che è la visione di Francesco di Palma e del voler accostare alla sua Deep Beer, progetti sociali. Ed è quello che ha tentato di fare anche in questa occasione, donando alla città dei bidoni per la raccolta dei rifiuti. A supportarlo nell’iniziativa una lunga lista di giovani artisti le cui opere sono visibili scorrendo l’articolo verso il basso. Un piano che unisce recupero di materiale di scarto, riqualificazione urbana e sostegno ai giovani del territorio. Il tutto realizzato con l’appoggio dell’amministrazione comunale.
Il riciclo utile alla città
Perché gettare dei bidoni esausti destinati alla discarica quando si possono riutilizzare per qualcosa di nuovo? È questo che Francesco ha voluto realizzare.
Ho sempre usato questi tipi di bidoni negli stand per gli eventi estivi. Un mio amico ne doveva smaltire un po’ e inizialmente ne avevo presi tre ma mi erano piaciuti così lì ho presi tutti.
Una volta ottenuti, però, bisognava decidere cosa farne.
Ho deciso di contattare degli artisti della zona spiegando loro quale fosse la mia idea. Non avevo pensato a quale sarebbe stato il risultato finale. Non sapevo se avrei donato questi secchi o se li avrei venduti all’asta per poi usare il ricavato per fare beneficienza.
Alla fine è saltata fuori l’idea giusta. Donarli alla cittadinanza.

Una collaborazione fruttuosa
Per realizzare un’idea del genere era necessario il supporto dell’amministrazione comunale.
Fortunatamente ho proposto questa idea al sindaco e alla consigliera Simona Castagna i quali hanno accettato con entusiasmo la mia proposta. Siamo partiti con cautela perché non era certo che si potessero usare per i rifiuti nella città o se fosse meglio utilizzarli come fioriere. Perciò abbiamo deciso di parlare direttamente con gli amministratori della società Ambiente Surl. Anche da loro abbiamo ottenuto pieno appoggio per questa iniziativa.
I bidoni di piccole dimensioni, destinati alle deiezioni canine, saranno dislocate sul lungofiume. Quelli grandi, per l’indifferenziato, verranno posti nelle aree verdi della città: parco Valente, Santa Chiara e San Domenico.
Con il coronavirus abbiamo visto che la natura si è riappropriata dei propri spazi. Con il ritorno alla normalità dobbiamo ricordare di rispettarla, non gettando a terra i rifiuti.

Uno stimolo per i giovani
La speranza di Francesco è che questi progetti fungano da spinta per altri ragazzi. Il suo è un invito a proporre progetti alle amministrazioni locali senza timori.
Questa situazione rappresenta per noi un po’ gli anni ’70 dei nostri genitori; è un’opportunità. Il coronavirus ci sta dando una occasione e dobbiamo far capire che Sora non è morta, che le città italiane non sono morte.
Non mancano i moniti per gli adulti, dediti alle facili lamentele senza che a queste facciano seguito azioni concrete.
Vorrei inviare un messaggio ai meno giovani che sui social si scatenano postando le foto scattate in giro lamentandosi con le amministrazioni. Direi che è il caso di posare i telefoni e rimboccarsi le maniche.
Non ultimo l’appello alle aziende del territorio che potrebbero fare molto per le città investendo un po’ del loro denaro.

L’ultimo di una serie di progetti sociali
Già in passato, con la collaborazione dell’artista Oniro, Francesco ha reso più bella la sua città. Tutto è nato dall’etichetta di una birra.
Oniro aveva bisogno di un muro sul quale rappresentare la sua idea e pensava di realizzarlo su un muro qualsiasi. Questo avrebbe impedito di far vedere a tutti l’opera perciò abbiamo pensato di crearlo su una superficie più grande. Abbiamo proposto l’idea al comune che ci ha suggerito di realizzarla sulle superfici degli edifici Ater.
Di Palma ha intenzione di spingersi oltre partecipando anche al bando Vitamina G della Regione Lazio.
L’intenzione è quella di includere tante altre aziende, la maggior parte degli artisti possibili, sempre qui a Sora. Un unico concept attorno al quale realizzare tutta una serie di prodotti che promuovano il territorio.
Il punto di vista della giovane artista Alessia Alonzi
Abbiamo avuto modo di confrontarci anche con Alessia Alonzi, una degli artisti.
La mia opera vuole trasmettere le emozioni provate durante questo lockdown. Si tratta di un autoritratto: una donna in meditazione, ad occhi chiusi, connessa con se stessa. Dalla testa emerge una esplosione di passioni, emozioni, desideri; bisogni rappresentati lungo il percorso circolare del fusto. Dai capelli emergono penne e pennelli, una freccia simbolo di perseveranza; la spinta di una bici libera su un viale che si snoda, simbolo di energia e di libertà.
E aggiunge:
La figura di un giradischi in stile anni ’20 con tanti occhi, indica quanto la musica sia stata fedele compagna. Un filtro per le paure e per mantenere la concentrazione. In mezzo a questo gioco di bianchi e neri, emerge un fascio di luce gialla. La donna è circondata da neuroni fluttuanti: a simboleggiare la necessità di restare lucidi durante le prove della vita.

Le emozioni in un’opera d’arte
L’obiettivo di Alessia è quello di trasmette dei messaggi chiari: il desiderio di rinascita, conoscenza di sé, delle proprie paure, dei punti di forza, maturazione.
E’ stato sorprendente sentire l’immediatezza mentale del flash compositivo e questo succede quando sono estremamente ispirata. Ho osservato la superficie del fusto, restando seduta e a volte spostandomi, senza contare minuti o ore, per poter immaginare impresse le figure che passavano nella mia mente. A mano a mano, ho realizzato la base orientativa a matita, per poi procedere con la vernice nera, creando i contrasti di bianco e giallo lime. Questo progetto è stato una vera e propria boccata d’aria, ringrazio Francesco; è un’esperienza da ripetere!
Oltre ad Alessia, una lunga lista di giovani artisti hanno voluto partecipare all’iniziativa: Virginia Cersosimo, Ugo Art, Francesca Campagna, Daniele Di Folco, Umberto Di Passio, Francesco Fiorini, Giulia Fornari, Simone Matteucci De Blasis, Roberta Pantone.

Immagini del fotoamatore Alberto Mantova.
(Video) – I fusti vengono donati alla città di Sora
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Pubblicato da Facebook App su Venerdì 5 dicembre 2014
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