Quest’oggi, ispirata da un’altra esperienza – questa volta di seconda mano – ho deciso di parlarvi del fenomeno del gaslighting.
Che cos’è il gaslighting?
Si intende gaslighting quell’insieme di comportamenti manipolatori che portano la vittima a dubitare di se stessa, dei suoi pensieri, delle sue intenzioni e persino delle sue percezioni.
Gaslight
Il termine deriva da un’opera teatrale degli anni ’40 “Gaslight” che narra la storia di un marito che vuole far letteralmente impazzire sua moglie. Per raggiungere il suo obiettivo si affida alla manipolazione fisica dell’ambiente della loro abitazione, facendo piccoli cambiamenti come affievolire le “luci a gas” della casa.
La donna, accorgendosi dei cambiamenti in casa ne parla con il marito che però fa finta di non notare nulla e la convince che sia lei a ricordarsi male o ad inventarsi le cose.

Hai frainteso
Le parole che mi hanno ispirato a scrivere questo articolo sono state due parole che le donne, purtroppo, sono abituate a sentirsi dire molto spesso: hai frainteso. Seguito da un: “sei paranoica” o “sei tutta matta”.
Utilizzati soprattutto all’interno di relazioni sentimentali, se lontane da singoli casi, la ripetizione continua di frasi del genere, oppure l’utilizzo di tali formule per “tirarsi fuori dai guai” non sono altro che micro-aggressioni psicologiche e tentativi estremi di manipolazione. Un po’ come il metodo di tortura della goccia d’acqua cinese.
Gaslighting: “Piccolezze”, neanche troppo
Sono piccole cose, mi direte.
Nessuno vedrebbe dei problemi strutturarli della coppia – o dell’uomo o donna che si sta frequentando – dietro queste “piccolezze”.
Capita di litigare con il partner e di usare frasi del genere per tirarsene fuori ed evitare così una grande litigata o, semplicemente, spezzare il contraddittorio e svangarsela così.
In realtà non è nulla di nuovo, in quanto le donne vengono accusate di essere “matte” dall’alba dei tempi. L’accusa di essere “isteriche” è la prima cosa che viene in mente quando vediamo una donna che ci mette a disagio con comportamenti emotivi (ma gli uomini quando fanno buchi nei muri a forza di pugni non sono mai “isterici”).
Anche perché, che risposta ci potrebbe essere ad una persona che ti dice “sei matta?” O “è tutto nella tua testa”?
Violenza psicologica sottovalutata
Ma cosa succederebbe se invece queste micro-aggressioni psicologiche e questo modello infame di manipolazione venisse usato in situazioni già di per sé problematiche?
In realtà questo genere di violenza psicologica è terribilmente sottovalutata e in alcuni casi potrebbe essere la vera e propria anticamera alla violenza fisica.
Queste micro-violenze e micro-aggressioni, ripetute nel tempo, possono andare a lesionare la personalità stessa e l’integrità mentale della persona rendendo, automaticamente, più facile da controllare e da “mettere in crisi”.

Frasi “innocue”
Frasi “innocue” come “hai frainteso”; “secondo me te lo sei immaginato”; “è tutto nella tua testa”; “sei matta”; “sei paranoica”, sono frasi che mirano a svalutare l’integrità mentale di una persona.
Anche usare frasi come “sei troppo permalos*!” o “non devi sentirti in questo modo” o “sei troppo sensibile” o la mia preferita “non si può più scherzare, ora?” sono dei modi per controllare i sentimenti del partner o di chiunque altro ci sia vicino e ci toglie automaticamente la responsabilità delle nostre parole. Non sono io che ti ho fatto sentire così, è colpa tua. Non sono le mie parole che ti hanno offeso, è perché sei troppo permarlos*.
In una relazione sentimentale in cui, in linea di massima, si pensa che il partner abbia come scopo primario il nostro benessere, l’utilizzo di questo genere di manipolazione è pericolosissimo.
Non dubitiamo facilmente di una persona che dice di amarci e tenderemo sempre a prendere per buono il suo punto di vista.
Se lui/lei mi dice che ho frainteso, probabilmente è vero.
Se lui/lei mi dice che ho capito male, forse è così.
Se lui/lei mi dice che me lo sono meritato, forse non ha tutti i torti.
Ma questo genere di comportamenti non è dettato dall’amore, ma solo dal tentativo estremo di ingannare una persona che diciamo di amare per il nostro tornaconto personale.
“Hai frainteso”, così non devo chiederti scusa per le mie parole.
“Hai capito male”, così non devo ammettere di essermi espresso male o di aver detto determinate cose.
“Te lo sei meritato”, così non potrà dare la colpa a me.

“Micro” ma non meno grave
Questo genere di violenza è “micro”, ma questo non la rende meno grave, al contrario la potrebbe rendere solamente cronica e costante.
Le donne che rimangono con i loro carnefici molto spesso hanno una personalità distrutta da anni e anni di violenze, fisiche certo, ma anche psicologiche.
Si convincono di non essere degne di un amore “sano”, di cercarsi ogni più piccolo schiaffo, ogni più piccola mancanza di rispetto. Non lasciano perché sono convinte di non meritare più di così e che nessuno, se non il loro carnefice, potrà mai amarle.
Soggiogare psicologicamente una persona, portandola a dubitare persino delle proprie percezioni e del proprio dolore fisico e mentale rende la persona più facile da controllare e utilizzare per i propri scopi.
Il gaslighting in politica
Le tecniche di manipolazione da gaslighting non avvengono solo nella sfera privata dei rapporti personali. È un fenomeno invece che vediamo tutti i giorni nell’epoca della cosiddetta post-verità.
Ogni giorno possiamo vedere politici che fanno affermazioni, su Twitter, in televisione, sui giornali, per poi rimangiarsi tutto in un secondo momento, negando fino alla fine di averlo mai detto o addirittura ignorando completamente l’avvenimento come se non fosse mai accaduto.
Un esempio potrebbe essere Giorgia Meloni che, a pochi giorni dall’inizio del lockdown, invita i turisti a venire in Italia per le vacanze ma che meno di venti giorni dopo critica il governo per non aver chiuso prima il paese.
Come lei anche il compagno di banco Matteo Salvini che è passato così tanto spesso tra il “chiudiamo tutto” all’ “apriamo tutto” da causare mal di testa. La Meloni come Matteo Salvini, come Donald Trump.
L’attuale Presidente degli Stati Uniti Donald Trump è un vero maestro quando si tratta di rigirare la frittata utilizzando il claim “Fake News!” e accusando i russi e i vari network di modificare le video-interviste per mistificare le sue parole (qui un interessante articolo a riguardo).
A quanto pare tutto il mondo è paese quando si tratta di gaslighting.
Gaslighting: perfino tu, perfino io
Difficilmente scrivo articoli con la consapevolezza che la persona che si troverà a leggerli possa essere solo una “vittima” di tali comportamenti. Al contrario mi trovo spesso a ripetere che anche persone che non sono inclini all’inganno e alla violenza possono trovarsi a mettere in atto comportamenti del genere. Even you, even I, diceva Sweeney Todd alla sua Mrs. Lovett. Perfino tu e perfino io, siamo in grado di agire in questo modo. Bisogna avere il coraggio di ammettere le proprie colpe, ma non vivere nel senso di colpa, bensì avviare dei cambiamenti in noi stessi per migliorarsi ogni giorno e imparare ad amare sempre meglio, rispettare gli altri sempre di più.
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