(Video) – Cosa vuol dire essere donna in Italia oggi? Ne parliamo con Raissa Coletti, nell’appuntamento odierno di Fuori dal gregge. Grazie alla sua esperienza accademica come studiosa delle figura femminili e delle questioni di genere, abbiamo sviscerato alcuni punti estremamente attuali. In primis abbiamo affrontato il tema rovente del lavoro giovanile. I dati Istat, ma non solo, alla luce della recente pandemia da coronavirus, ci dice che tra le categorie maggiormente svantaggiate nel lavoro ci sono i giovani, specialmente le donne. A ciò si lega anche il tema della disparità salariale che divide uomini e donne e il “problema” della maternità. Nonostante gli anni di lotte per parità di diritti, si sta assistendo ad una regressione su questo e altri punti. Il sistema Paese si è inceppato e a farne le spese sono, come sempre, le donne, costrette ad accettare contratti precari e a firmare in anticipo le proprie dimissioni.
A che punto siamo con il femminismo?
L’essere madre e lavoratrice, ad oggi, sembra essere difficile. In tante si sono viste negare il rinnovo di un contratto solo perché nelle intenzioni c’era quella di formare una famiglia. Ma con Raissa abbiamo riflettuto attentamente anche su cosa voglia dire essere donna, oggi, per il femminismo. Siamo ancora legati al dualismo donna=madre, o siamo andati avanti? Le quote rosa in politica assicurano una pari rappresentanza ma quotidianamente assistiamo ad episodi con insulti verbali ai danni delle donne ad opera dei colleghi uomini. Il sessismo da difesa, così lo ha definito Valeria Nigro in un articolo di qualche settimana fa, non va sottovalutato. Ma la competitività tra donne, frutto del retaggio del patriarcato, non è meno grave degli attacchi maschili. Di questo e molto altro abbiamo parlato in questa puntata di Fuori dal gregge. Non dimenticate di iscrivervi al canale Youtube!
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